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La manifestazioni del virus possono essere più o meno comuni, alcune gravi e persistenti. Il Tuo Infermiere spiega qui tutti i principali sintomi del Coronavirus, la loro durata e come comportarsi in caso di manifestazioni.

Quali sono i principali sintomi del Coronavirus? Tipologie di manifestazioni.

Ognuno di noi è diverso ed è un mondo a sé. Qualsiasi patologia, infezione virale o batterica che arriverà a noi, indurrà inevitabilmente una reazione, una risposta immunitaria differente da soggetto a soggetto. Da più di un anno abbiamo incontrato il virus SarsCoV2 la cui evoluzione patologica porta alla malattia meglio conosciuta come Covid-19.

Ci sono alcuni sintomi che possono farci capire di essere venuti a contatto col Sars-Cov2? Certo, ora parleremo dei principali sintomi suddividendoli per comuni, non comuni e gravi.

Sintomi da Coronavirus comuni

I sintomi comuni da Coronavirus sono simili ai classici sintomi influenzali cioè febbre, tosse secca, spossatezza, indolenzimento, dolori muscolari, e mal di gola. Questi rappresentano i sintomi più comuni nel 98% dei casi. Sono noti ulteriori sintomi che possano farci capire di essere venuti a contatto col virus e di avere la patologia in atto (quindi con il virus in fase replicativa)? La risposta è decisamente affermativa.

Sintomi da Coronavirus non comuni

La perdita di appetito, dissenteria, congiuntivite, mal di testa, perdita del gusto e dell’olfatto (anosmia), eruzioni cutanee e scolorimento delle dita dei piedi e delle mani sono alcuni dei sintomi meno comuni.

Sintomi da Coronavirus gravi

Sintomi ancora più gravi e, ormai ben noti, sono: difficoltà respiratorie, fiato corto, oppressione e dolore al petto, perdita della facoltà di parola e di movimento.

Durata dei sintomi da Coronavirus: a lungo termine, improvvisi o che vanno e vengono.

Si è anche osservato che generalmente trascorrono circa 5/6 giorni prima che un soggetto che abbia contratto il virus manifesti sintomi, ovvero la malattia Codiv-19.

Periodo di incubazione Covid

Il periodo di incubazione del Sars-Cov2 può durare fino a 14 giorni e protrarre la malattia fino a 21 giorni.

Durata dei sintomi da Coronavirus

Sintomi persistenti a lungo termine

In alcuni casi, in alcuni soggetti i sintomi possono perdurare e generare malessere in maniera continuativa. L’importante è valutare la temperatura e la capacità respiratoria, la frequenza del respiro e l’ossigenazione del sangue.

Sintomi improvvisi o di un solo giorno

In altri casi, potrebbero manifestarsi alcuni sintomi di durata brevissima, ad esempio febbre di un solo giorno, nausea e vomito o dolori articolari che durano pochi giorni.

Sintomi che vanno e vengono

In molte persone si è potuto constatare che alcuni dei sintomi descritti vanno e vengono durante l’arco di alcune settimane, non se ne conosce la causa. Probabilmente perché il nostro sistema immunitario reagisce al virus con scarso risultato o alle volte vincendo il virus che attaccando più volte il nostro sistema immunitario lo debilita.
Facciamo un esempio: vado a trovare un amico asintomatico, non sono a conoscenza del suo problema, lo incontro altre volte durante la giornata o durante la settimana. Il mio sistema immunitario reagisce, vince i primi attacchi, ma cede poi agli attacchi successivi.

Interpretazione corretta della febbre ed eventuali sintomi covid-19.

La febbre è il miglior meccanismo di difesa del corpo umano, il sangue si fluidifica maggiormente per l’aumento della temperatura e circola più velocemente per rigenerare le parti danneggiate. Monitorare la febbre è importante per valutare il grado di infezione nel nostro organismo.

Perché il virus si presenta in modo diverso e da’ sintomi diversi in ognuno di noi? La risposta è che dipende dal terreno che trova. Dipende dalle condizioni in cui si trova il nostro organismo, dalle patologie preesistenti, dal nostro stile di vita e dall’attuazione o meno di un’adeguata prevenzione.

Interpretazione della febbre ed eventuali sintomi covid-19

Come comportarsi in caso di manifestazioni di sintomi da Coronavirus.

Linee guida per bambini

I bambini hanno un sistema immunitario molto giovane e reattivo. Sono quelli che meno risentono fisicamente del “problema salute” riguardante il COVID ma che più ne risentiranno in ambito sociale, per i vari DPCM e isolamenti subiti nel corso dell’anno 2020. Il Ministero della Salute, in una sua pagina, ha pubblicato i consigli dei pediatri con 10 punti chiave che vi consigliamo di leggere.

Linee guida per ragazzi e adulti

Indossare la mascherina idonea è il comportamento migliore da adottare in pubblico o in posti affollati, ad esempio treno, scuole, bus, code alla posta, supermercati, ecc… L’utilizzo di tale dispositivo ci consente di non infettare gli altri se siamo noi stessi portatori sani e non lo sappiamo, ma allo stesso tempo, proteggendo gli altri, gli altri ugualmente proteggono noi se adottano le stesse precauzioni. Anche la disinfezione delle mani rimane un punto cruciale per evitare la diffusione e trasmissibilità di questo virus.

Linee guida per anziani

Il consiglio che ci sentiamo di dare agli anziani è quello di tutelare loro stessi, evitando di incontrare gente fino a quando la vaccinazione di massa avrà garantito la sicurezza per la ripresa dell’attività sociale. Gli anziani sono tra i più esposti al rischio, in quanto il sistema immunitario o le patologie concomitanti esistenti rendono più vulnerabile le persone di fragile età. Restare a casa il più possibile dovrebbe essere il motto.

Cosa non fare e prevenzione

La cosa da NON fare è abbassare la guardia, evitare di mettere e togliere la mascherina o abbassarla in alcuni momenti, prevenire è meglio che curare quindi lavarsi le mani o disinfettarsele spesso durante la giornata.

Chi chiamare in caso di necessità

In caso di necessità ti ricordiamo che hai un Medico di Medicina Generale se possiedi la tessera sanitaria. Il tuo medico di famiglia infatti è a tua completa disposizione e raggiungibile telefonicamente. Dopo le ore 20:00 potrebbe non essere più raggiungibile ma esiste il servizio di guardia medica. Il tuo farmacista di fiducia può essere utile contattarlo per avere informazioni utili.

Quando fare il test sierologico e il tampone rapido

Il test sierologico è un esame che ci racconta se siamo già stati a contatto con il virus, infatti va a controllare le IGG (gli anticorpi presenti nel sangue). Quando è utile fare il test sierologico rapido? Quello rapido è simile al test di gravidanza, ci dice si o no (test qualitativo). Invece il test sierologico di laboratorio ci dice la quantità di anticorpi che abbiamo sviluppato (test quantitativo). Gli anticorpi potrebbero essere sufficienti o insufficienti, quindi potremmo essere potenzialmente protetti o no dal virus. Il test sierologico di laboratorio è utile farlo dopo circa 3-6 mesi dal vaccino AntiCovid o dopo aver sviluppato la malattia Covid-19.
Il tampone rapido è utile farlo dopo 48-72 ore dall’ipotetico contatto o dalla comparsa dei sintomi.

Decorso tipico Covid-19 e casistiche.

Il decorso della malattia Covid-19 ha una durata che varia tra 14 e 21 giorni. In alcuni casi particolari, soprattutto in persone immunologicamente compromesse, potrebbe durare anche un paio di mesi. Nel 98% dei casi l’evoluzione della malattia è molto simile a quella di una banale influenza. Come nelle influenze esistono soggetti che guariscono in pochissimi giorni, ma rimangono contagiosi fino al 21 giorno e soggetti che hanno un decorso più complesso, con dolori articolari, malessere generale, mal di testa, diarrea e perdita del gusto e olfatto.

Decorso tipico dei sintomi da Covid-19

Domande e risposte frequenti per i sintomi del Coronavirus e influenza.

Se ho la febbre devo fare il tampone rapido o molecolare?

Se hai la febbre, non è detto che sia dovuta al Sars-Cov-2 ma per escludere ciò è consigliabile eseguire un tampone rapido antigenico dopo almeno 48 ore dal primo sintomo.

Come devo comportarmi se ho dei sintomi?

Se hai dei sintomi, anche un solo sintomo tra quelli elencati nell’articolo, ti consigliamo di mantenere l’isolamento anche dai familiari utilizzando la mascherina e restando in una camera, evitando di assumere molta Tachipirina (Paracetamolo).

Cosa fare prima di vaccinarsi?

Essere sicuri di non avere sintomi Covid-19, febbre o stati di malessere generale.

Nel sito dell’Organizzazione Mondiale della Santità sono disponibili ulteriori approfondimenti. Clicca qui per accedere al loro sito web oppure consulta gli altri nostri articoli sul Coronavirus.

Altre informazioni utili sul Coronavirus

Gioacchino Costa

CEO Clessidra Srl, creatore della prima App per infermieri di famiglia e del metodo I.P.A. (Inner Power Application)

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