
I calcoli renali si configurano come degli ammassi duri di cristalli all’interno delle vie urinarie. Di solito l’urina contiene delle sostanze chimiche capaci di prevenire la formazione dei cristalli, ma questi inibitori a volte possono non funzionare bene. Se i cristalli, composti essenzialmente di ossalato di calcio, sono piccoli, riescono a percorrere le vie urinarie e vengono espulsi dall’organismo. Altre volte invece, in base alle dimensioni, è necessario ricorrere all’intervento chirurgico. I rimedi si impongono, anche perché spesso, fra i sintomi, si manifesta un dolore acuto, che si rivela insopportabile. Si tratta delle coliche renali.
I sintomi
I sintomi dei calcoli renali non sempre si manifestano in maniera specifica. Il dolore può arrivare quando il calcolo si muove nelle vie urinarie, ostruendo il flusso dell’urina. La sensazione dolorosa che si prova è crampiforme e arriva a coinvolgere la schiena e i fianchi, estendendosi verso la zona dell’inguine.
Se il calcolo non riesce a passare facilmente, i muscoli dell’uretere si contraggono, per spingerlo verso la vescica. Il dolore si fa più intenso e può comparire del sangue nell’urina. Il soggetto può avere la sensazione di aver bisogno di urinare con più frequenza e può avvertire bruciore durante la minzione.
Altri sintomi possono essere febbre, brividi, nausea e vomito.
L’alimentazione
L’alimentazione svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione dei calcoli renali. E’ fondamentale bere quanti più liquidi è possibile, soprattutto acqua, per arrivare a produrre almeno due litri di urina nell’arco di 24 ore.
Specialmente in passato si raccomandava ai pazienti affetti dal disturbo di non assumere troppi latticini o prodotti caseari ad alto contenuto di calcio. In realtà questi cibi non sono responsabili dei calcoli; più che altre si dovrebbe fare attenzione agli integratori di calcio o agli alimenti arricchiti con vitamina D.
Si dovrebbe cercare di ridurre l’uso del sale da cucina e il consumo di carni conservate, oltre che di certi tipi di pesce. E’ importante un’adeguata assunzione di cibi ricchi di fibre.
La cura
La cura per i calcoli renali, quando si presentano le coliche, si basa sull’uso di farmaci antispastici e analgesici per alleviare il dolore. Per favorire l’eliminazione del calcolo, si ricorre al metodo che viene chiamato “colpo d’acqua”: il soggetto deve bere rapidamente un litro di acqua, per scatenare una spinta urinaria che ne faciliti l’espulsione. Quest’ultima avviene nell’80% dei casi, se il calcolo ha un diametro inferiore ai 4 millimetri.
Altre volte è necessario l’intervento del medico, che, attraverso delle onde d’urto o per mezzo di una sonda, frantuma i cristalli, che poi possono venire espulsi più facilmente. Il trattamento chirurgico di solito può essere considerato l’ultimo passo, dopo che altre tecniche non hanno funzionato.
I rimedi
A volte si può rimediare al dolore immergendosi in una vasca colma d’acqua molto calda. Il calore è in grado di esercitare un effetto vasodilatatorio, favorendo il rilassamento della muscolatura.
Come ha dimostrato uno studio portato avanti dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Bergamo, una spremuta di limone potrebbe rivelarsi efficace nella prevenzione del problema.
Per facilitare l’espulsione del calcolo, potrebbe essere utile il ricorso ad alcune piante, che hanno un’azione diuretica: betulla, tarassaco, verga d’oro, gramigna.